ATTIVITA' RADICALE IN MACEDONIA E BULGARIA

Nel corso di una settimana di intenso lavoro politico, il consigliere federale Olivier Dupuis - coordinatore delle attivita' del Pr in europa centrorientale presso il centro di Budapest -, ha ottenuto incontri ad alto livello nelle repubbliche di Bulgaria e di Macedonia, il significato dei quali incontri e' sinteticamente riassunto di seguito:

- MACEDONIA

Nella capitale Skopje, il primo ministro macedone Cervenkovski ha voluto ricevere la delegazione radicale per esprimere il suo ringraziamento al Pr motivandolo con l'impegno di questo transpartito transnazionale a favore del riconoscimento internazionale della Repubblica di Macedonia, impegno gia' recentemente concretizzatosi sia all'interno che all'esterno di diversi parlamenti di piu' paesi europei; dello stesso tenore sono stati gli incontri avuti con il vice primo ministro, con il presidente del parlamento e con i maggiori esponenti delle forze politiche locali, alcuni dei quali sono gia' membri del Partito radicale.
Relativamente ai recenti incidenti che hanno sanguinosamente opposto la locale autorita' di polizia alla minoranza di etnia albanese, la delegazione radicale non ha mancato di attivarsi in un ruolo di "diplomazia parallela" al fine di mantenere aperto quel canale di dialogo nonviolento che proprio del Pr costituisce la forza di strumento politico innovativo; in altre parole, praticamente la delegazione radicale ha fatto la spola tra la capitale Skopje ed il principale centro popolato dall'etnia albanese di Macedonia (Tetovo), nel tentativo almeno congiunturalmente riuscito di attenuare le tensioni reciproche.
Da sottolinearsi che tutto cio' e' avvenuto nonostante l'opinione contraria dell'indicatore del livello di benzina dell'auto radicale, in un paese che da mesi sopravvive appiedato, stretto come si trova tra la demenza nazionalista serba e i problemi psichiatrici greci; tra i tanti, anche questo piccolo particolare di coraggiosa noncuranza petrolifera radicale nell'attivarsi politicamente in Macedonia e' stato molto apprezzato dalle autorita' e cittadini macedoni incontrati, apprezzato tanto quanto vengono viceversa ormai disprezzate le vuote parole e vane promesse di un EX ministro degli esteri italiano, colui che un tempo quivi recavasi in discoteca, la di lui fulgida chioma aromatizzata al pesce fritto.  

- BULGARIA

Nella repubblica che - nonostante le crisi economica e politica che l'investono - rappresenta comunque un elemento di stabilita' nella regione balcanica, il consigliere federale Dupuis ha incontrato personalita' particolarmente interessate al problema delle minoranze nel contesto federalista europeo, quali il sig.Ivanov - consigliere del Presidente della Repubblica - e diversi rappresentanti sia della minoranza rom (zingari) che di quella turca.
Tanto su questo tema (nazionalita' e federalismo), quanto su quello del sistema elettorale anglosassone (uninominale-maggioritario), la delegazione radicale guidata da Dupuis ha avuto colloqui pure al parlamento della Repubblica di Bulgaria, cosi' come si riporta di seguito nella forma in cui cio' e' stato pubblicato sabato 7 novembre 1992 dal quotidiano bulgaro "Duma", organo ufficiale del Partito socialista bulgaro, sotto il titolo:

IL PARTITO TRANSNAZIONALE GUADAGNA SIMPATIZZANTI IN BULGARIA

Altri due deputati - Chavdar Kiuranov e Kolio Paramov -, sono stati "recrutati" ieri dal Partito radicale transnazionale, rappresentato da Michele Boselli e Olivier Dupuis, che hanno avuto incontri nell'Assemblea Nazionale. In questo partito si sono iscritti deputati dei tre gruppi parlamentari: BSP, SDS, DPS.
Non sono le ideologie, ma obiettivi pragmatici che orientano il Pr, ha spiegato Boselli, che comunque ha definito l'organizzazione come di origine liberal-socialista.
Stati uniti d'Europa, abolizione della pena di morte, lotta contro la mafia per mezzo della regolamentazione del traffico di droghe, tra gli altri sono questi gli obiettivi pragmatici.
Un documento di riflessione sul federalismo e le nazionalita' era il motivo dell'incontro dei due radicali con i deputati bulgari. "Il concetto tradizionale delle minoranze e' collegato all'autonomia territoriale. L'originalita' di questo documento consiste principalmente nel tentativo di immaginare istituzioni e nuove forme di autonomia che non siano necessariamente collegate a territori" ha detto Boselli riferendosi al documento Dupuis.